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LA NASCITA DEL TIRO DINAMICO
Le origini del moderno tiro dinamico risalgono alla fine degli anni 50, in America.
Negli Stati Uniti la cultura delle armi è profondamente radicata, essendo fortemente legata alla storia del Paese, pertanto proprio a San Diego, in California, nasce la South West Pistol League.
Si tratta di una società sportiva che raduna intorno a sé i tiratori di tiro "combat", ovvero di una specialità di tiro non accademico particolarmente indicata per la difesa personale. In quegli anni si svolgono le prime manifestazioni di tiro veloce con estrazione dell’arma dalla fondina (sono chiamate leatherslap), effettuate in occasione delle fiere paesane.
Non vi sono regole, vince chi al via estrae e spara per primo, colpendo un bersaglio posto sulla staccionata del ranch.
Rimarrà nella storia del tiro d’azione il gesto di quel tiratore che, tracciata una linea per terra con il tacco del suo stivaletto da cow boy, dichiarò che a sinistra si sparava e che a destra ci si riparava.
Il tiratore in questione era Jack Weaver, promotore della omonima posizione di tiro.
Accanto alla South West Pistol League nasce un’altra mitica società: la Bear Valley Gunslingers Club. Le gare si fanno sempre più frequenti ed i tiratori sempre più bravi.
È questo il periodo del mitico colonnello Jeff Cooper.
Sarà proprio Cooper, considerato a buon diritto il padre del nostro sport, a definire le primissime regole del tiro pratico.
Siamo però ancora agli albori del nostro sport ed il tiro dinamico moderno, quello attualmente praticato, arriverà dopo molto tempo ancora.
A formulare il primo regolamento, costituito da soli otto articoli, ci penseranno Jim Mc Clary, Bob Arganbright, Lew Sharp e naturalmente il colonnello Cooper. Siamo in Columbia, negli Stati Uniti, è il 29 maggio 1976.
E questa una data storica: nasce in quel momento l’IPSC ovvero l’International Practical Shooting Confederation, la attuale Federazione che regola e promuove in tutto il mondo il moderno tiro dinamico sportivo.
È inoltre compito della IPSC organizzare il campionato del mondo che si tiene regolarmente ogni 3 anni ad approvare le gare a tutti i livelli.
L’attuale regolamento adottato dalla Confederazione è composto da 11 articoli ed è rimasto praticamente invariato per quanto riguarda le misure di sicurezza (sono sempre state molto rigide).
Notevoli variazioni si sono invece verificate per le armi (sono state introdotte nuove categorie di armi) per gli accessori e per il fattore di potenza delle munizioni (che è stato diminuito per tutte le armi).
Inoltre il regolamento non prevede più precisazioni e regole che erano legate ad un aspetto difensivo e tattico delle armi.
Adesso il tiro dinamico sportivo è solo puro sport.
Attualmente le nazioni affiliate all’IPSC sono 46 con un totale di molte decine di migliaia di singoli iscritti.
Ogni nazione ha un proprio comitato nazionale ed anche in Italia, esattamente nel 1986, nasce la UITPS (Unione Italiana Tiro Pratico Sportivo).
Renzo Branchini è il presidente della neonata Associazione e fin dall’inizio si adopera per la diffusione di questo sport, organizzando le primissime gare che vengono indette sotto forma di "attività sperimentale".
Poco dopo la UITPS cambia nome in AITPS (Associazione Italiana Tiro Pratico Sportivo).
Nel 1989 la presidenza della Associazione passa a Carlo Nelson Fiocchi e viene effettuato il primo campionato nazionale, articolato in 6 gare. Agli inizi del 1992 la AITPS cessa la propria attività sportiva e subentra immediatamente dopo una nuova società: la AITDS (Associazione Italiana Tiro Dinamico Sportivo) fondata da Franco Gussalli Beretta, Carlo Nelson Fiocchi, Silvano Mignardi ed Alfonso Giambelli.
Beretta è il nuovo Presidente.
La AITDS elabora immediatamente un nuovo statuto che viene successivamente approvato dalla Assemblea delle Società nell’ottobre 1992. Nel novembre del 1996 la AITDS. cambia nuovamente nome trasformandosi in Federazione Tiro Dinamico Sportivo (FITDS). Nome, questo, tutt’ora mantenuto.